Contributi alle PMI, fondi per 80 milioni
Giornale di Brescia, Speciale Economia, 26 febbraio 2016
Dalla Regione Lombardia. In primavera in arrivo fondi per 80 milioni di euro destinati allo sviluppo di nuove Pmi
La difficile situazione economica e la contrazione del credito da parte del sistema bancario, hanno contribuito ad accrescere l’attenzione degli imprenditori verso le opportunità offerte dagli strumenti di agevolazione pubblica.
Questi fondi vengono erogati a diversi livelli istituzionali, dall’Unione europea, dallo Stato, dalle Regioni e dal Sistema Camerale, secondo differenti obiettivi di politica industriale, nel rispetto delle regole comunitarie per gli aiuti di Stato.
Focus sulle PMI. Nell’attribuzione delle risorse il legislatore rivolge un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese – quelle con meno di 250 occupati, un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
Altri fondi invece vengono assegnati premiando chi li richiede per i suoi meriti o le sue caratteristiche. La tipologia degli interventi finanziabili e i requisiti generali di partecipazione sono stabiliti nei singoli bandi. A seconda delle diverse finalità dell’intervento pubblico possono essere finanziate diverse fasi del progetto imprenditoriale: dalla creazione allo sviluppo, passando per le attività di ricerca e prototipazione, il consolidamento sui mercati nazionali ed esteri, o anche l’avvio di progetti di collaborazione con università e altre imprese.
Bandi & Settori. I bandi possono essere aperti alle aziende di qualsiasi settore o indirizzati a sostenere settori specifici. Possono esserne escluse – secondo specifici dettami della normativa comunitaria vigente in materia di aiuti di stato – l’industria siderurgica, quella delle fibre sintetiche, le costruzioni navali, e l’industria carbonifera.
L’assegnazione dei fondi può avvenire in tre differenti modalità: con procedura automatica, di valutazione a graduatoria o a sportello, e con procedura negoziale. Nel primo caso è sufficiente il possesso di determinati requisiti alla data di presentazione della domanda e la corretta compilazione della modulistica.
Nel secondo caso è necessario il raggiungimento di un punteggio minimo o presentare la domanda in tempi rapidi, per figurare nella parte cronologica migliore dell’eventuale graduatoria. Nel terzo il lavoro avviene in collaborazione con le istituzioni, per progetti di rilevante interesse pubblico.
Regione Lombardia ha annunciato che per le start up sono in arrivo, entro la primavera, oltre 80 milioni di euro.
Il convegno. Per aiutare le nostre imprese a farsi un quadro aggiornato della situazione, GFinance Gruppo Impresa e Jacobacci&Partners organizzano per lunedì 21 marzo dalle 14, all’auditorium Santa Giulia, il convegno “Start up d’impresa e innovazione tecnologica. Come promuovere finanziare e tutelare le start up”.
Nel corso del convegno verrà presentata una nuova ricerca sugli strumenti finanziari a disposizione e ad approfondire i temi ci saranno Marco Tabladini di GFinance, Alberto Spoto e Francesco Chimini di Jacobacci&Partners, l’onorevole Raffaello Vignali, Andrea Miccio di Invitalia, Marino Piotti di Superpartes, Lorenzo Maternini di Talent Garden, Stefano Mainetti di Polihub, Paolino Donnarumma del Banco Popolare di Verona, Luca Canepa di Iban, e Gianluca Dettori di Primo Miglio.