L’Unione europea e lo sviluppo sostenibile
Appunti La newsletter del Consorzio Camerale per il credito e la finanza giugno 2014.
Risale allo scorso 16 giugno l’uscita del nuovo bando comunitario “Life” finalizzato a sostenere la tutela dell’ambiente, un miglior utilizzo delle risorse e l’evoluzione della normativa in materia. La dotazione finanziaria attualmente disponibile è di circa 3,4 miliardi di euro per i prossimi 7 anni.
Il programma “Life” rappresenta la principale iniziativa messa in campo dall’Unione europea in materia ambientale – peraltro senza l’obbligo di un partenariato internazionale – ed è dedicata a incoraggiare, in particolar modo, lo sviluppo di tecnologie innovative e di buone pratiche in grado di produrre un impatto positivo dal punto di vista ambientale in determinate aree, considerate prioritarie: acqua e ambiente marino, rifiuti, efficienza, uso delle risorse, suolo, ambiente e salute, aria e ambiente urbano, foreste.
Sarà possibile per i soggetti pubblici e privati, quali enti locali, imprese, ONG e organizzazioni no profit, presentare la propria candidatura purché risultino stabiliti negli Stati membri, nei Paesi aderenti, in quelli candidati e potenziali candidati.
Tra le principali novità previste dal programma si segnala, in particolar modo, l’introduzione della nuova categoria di “progetti integrati”, che potranno operare su un’ampia scala territoriale e avranno lo scopo di attuare e integrare la politica ambientale e climatica con gli obiettivi specifici dei fondi strutturali.
Sono, inoltre, previste sovvenzioni per l’implementazione di varie tipologie di progetti – pilota, dimostrativi, bestpractice, assistenza tecnica, capacitybuilding, preparatori e informazione, sensibilizzazione e disseminazione – nonché sovvenzioni per il supporto delle organizzazioni no profit coinvolte nello sviluppo, nell’implementazione e nel rafforzamento della legislazione e delle politiche europee in tale ambito.
Il tasso di cofinanziamento sarà compreso fra il 55% e il 100% secondo il sottoprogramma e la tipologia di progetto, oltre che sulla base del programma pluriennale di lavoro.
Tra i costi ritenuti ammissibili dal programma si segnalano le spese sostenute per personale, viaggi e soggiorni, consulenze, beni durevoli, infrastrutture, beni strumentali, prototipi, materiale di consumo e altri costi direttamente imputabili al progetto.
Con riferimento all’ultimo bando chiuso nel 2013 la Commissione ha finanziato complessivamente 225 progetti in Europa con un contributo di poco superiore a 280 milioni di euro, a fronte di investimenti stimati pari a circa 600 milioni di euro.
I progetti italiani destinatari di queste risorse hanno beneficiato complessivamente di circa 46 milioni di euro, a fronte di un’allocazione nazionale indicativa di partenza per il 2013 corrispondente a poco più di 24 milioni euro.
Come si evince dal grafico sottostante, l’Italia si conferma, dunque, tra gli Stati membri che hanno ottenuto la quota più cospicua di cofinanziamenti, con una media di risorse comunitarie stanziate pari al doppio del budget nazionale.
Marco Bortoli – Partner GFINANCE
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