Il Rapporto 2015 dell’Osservatorio Agenda Digitale

Gli ultimi 12 mesi sono stati piuttosto turbolenti e ricchi di novità per l’AD italiana. Seppure non ci sia ancora stato il salto di qualità a livello di effettiva attuazione, sono sicuramente state gettate molte basi per colmare, almeno in parte, i divari che ci separano dai Paesi che costituiscono un punto di riferimento in Europa.

L’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, in quest’anno di ricerca, si è impegnato a elaborare evidenze, modelli, strumenti e proposte che facilitino e accompagnino al meglio questa trasformazione digitale.

Finanziare l’attuazione dell’AD: la strategia di attuazione dell’AD prevede, dal 2014 al 2020, investimenti pari a 10,6 mld € all’anno da parte della PA (pari a 1,51 mld € l’anno): 6 mld € sono necessari per implementare la Strategia italiana per la banda ultralarga e 4,6 mld € la Strategia per la Crescita Digitale.

I fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea sono pari a 11,53 mld €, di cui 0,37 provengono dai fondi allocati sul FEASR, 8,52 dai fondi allocati di FESR e FSE e 2,64 mld € da fondi a gestione diretta.

A questi si aggiunge il confinanziamento nazionale, che consta in 22 bandi pari a 13 mld € a partire dal 2015. Solo 9 bandi su 22 hanno come obiettivo specifico uno o più temi di AD.

 

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