CONFIDI VIGILATI: il difficile binomio fra crescita e solidità gestionale in tempo di crisi

Fondazione Rosselli offre una seconda anticipazione del rapporto di ricerca sul sistema dei Confidi in Italia, curato in collaborazione con Gruppo Impresa, UniCredit, Università degli Studi di Torino, e patrocinato dalla Camera di Commercio di Milano.
La presentazione pubblica è prevista per il prossimo 4 ottobre a Milano in occasione dell’evento nazionale “Confidi, quale futuro?”, parteciperanno al confronto istituzioni pubbliche, intermediari finanziari, stakeholder ed operatori di settore.

 

14,4 miliardi di euro di garanzie in essere al 2012 a favore di 720 mila imprese associate: l’anticipazione riguarda i dati di 53 confidi di primo grado, sull’intero campione dei 354 confidi analizzati dalla ricerca, iscritti all’elenco speciale ex art. 107 del Tub.

Per i confidi vigilati il portafoglio rischi al 31 dicembre diminuisce, in appena un anno, del 5,61%, comprimendosi di 854 milioni di euro, le posizioni deteriorate salgono di 522 milioni (203 per sofferenze e 319 per incagli) raggiungendo la cifra record di 2,8 miliardi di euro (1,7 di sofferenze e 1,1 di incagli), pari a quasi il 20% dello stock di garanzia, con un tasso di sofferenza salito al 12%, a fronte di un ROE medio 2012 del -5,5% (nel 2011, era -0,8%) e di finanze pubbliche in contrazione (-7,73%), passate da 814 a 751 milioni di euro. I 5 confidi ammessi all’elenco speciale nel corso del 2013 evidenziano invece una situazione più rassicurante.

 

L’analisi si riferisce alle risultanze contabili dell’universo dei confidi di primo grado al 31 dicembre 2012 vigilati da Banca d’Italia. L’analisi non considera il Consorzio Regionale di Garanzia per l’Artigianato (Veneto), il cui bilancio non risultava disponibile al momento delle elaborazioni.

 

Lo slidebook è disponibile su richiesta all’indirizzo info@gfinance.it