Agrisolare, apre il nuovo bando PNRR

Al via il secondo sportello del bando Parco agrisolare del PNRR, potrà contare su risorse per un importo di circa 1 miliardo di euro.

Molte le novità rispetto al passato che rendono la misura ancora più attrattiva per le imprese, fra queste: l’incremento del contributo a fondo perduto; l’introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso e l’eliminazione del vincolo di autoconsumo per le imprese del settore della produzione agricola primaria.

A chi è rivolto

I beneficiari della misura sono imprese agricole ed agroindustriali, in forma singola o aggregata.

Cosa finanzia

Gli interventi ammissibili devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp, da realizzare sui tetti/coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale.

Oltre a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica: rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti; realizzazione dell’isolamento termico dei tetti; realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

L’agevolazione

I contributi sono a fondo perduto e possono raggiungere fino all’80% dei costi ritenuti ammissibili.

lla specifica situazione dell’edificio su cui pone i pannelli solari, anche i costi degli investimenti supplementari necessari a conseguire il livello più elevato di efficienza energetica.

Come si partecipa

Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica del GSE fino al 12 ottobre 2023.

Dotazione finanziaria:

– alle imprese del settore della produzione agricola primaria: 693.031.470,19 euro;

– alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli:150 milioni di euro;

– alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli: 75 milioni di euro;

– alle imprese del settore della produzione agricola primaria, senza il vincolo dell’autoconsumo: 75 milioni di euro.

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