Operativo il credito di imposta Ricerca
Parte con 2,4 miliardi di euro il credito d’imposta per investimenti in Ricerca e Sviluppo.
Il provvedimento, superato il vaglio della Corte dei Conti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
L’incentivo interessa tutte le imprese, piccole e grandi, operanti sul territorio nazionale.
Rientrano fra le spese agevolabili:
- il personale altamente qualificato impiegato nelle attività di R&S (dottori di ricerca, dottorandi, lauree magistrali di ambito tecnico-scientifico),
- le quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzo di strumenti ed attrezzature,
- le spese relative a contratti di ricerca (con università, centri di ricerca, altre aziende),
- le competenze tecniche relative a brevetti.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio precedente.
Per le spese relative al personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo e per i costi della ricerca extra muros, il credito d’imposta spetta in misura maggiore, pari al 50 per cento delle medesime.
Il credito d’imposta è riconosciuto, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario, a condizione che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a euro 30 mila.
Allegati
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