Credito Imposta per la Ricerca nella Microelettronica

Con la conversione in legge del decreto Omnibus si conferma l’istituzione del Credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo nella microelettronica. A disposizione vi sono 530 milioni di euro (10 milioni di euro per il 2024 e 130 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025­ 2028).

Cosa finanzia

L’incentivo è diretto a sostenere le imprese che effettuano investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore dei semiconduttori. Agevolabili anche le attività di ricerca commissionate dall’estero a imprese italiane.

Le spese ammesse riguardano il personale, le attrezzature, la ricerca contrattuale, i brevetti, le spese generali. I costi devono essere sostenuti dall’11 agosto 2023 e fino al 31 dicembre 2027.

Cosa prevede

Il credito d’imposta sarà riconosciuto nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento (UE) n. 651/2014, secondo il quale l’intensità di aiuto non supera:

  • il 100% dei costi ammissibili per la ricerca fondamentale;
  • il 50% dei costi ammissibili per la ricerca industriale;
  • il 25% dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale;
  • il 50% dei costi ammissibili per gli studi di fattibilità.

Il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento dei costi.

Ai fini della fruizione le imprese potranno richiedere la certificazione delle attività di ricerca e sviluppo.

I criteri di assegnazione e le procedure applicative del credito d’imposta saranno individuati da un decreto di prossima emanazione.