Fondo per la transizione industriale, pronti 300 mln di euro

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, istituito con la Legge di Bilancio 2022, mette in campo 300 milioni di euro per favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.

A chi è rivolto

L’invito è rivolto sia alle Pmi che alle Grandi imprese operanti nel settore manifatturiero ed estrattivo e attive su tutto il territorio nazionale, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, quali ad esempio fonderie, acciaierie, cartiere, ceramiche, cementerie (che godranno di una riserva del 50% dei fondi a disposizione).

Cosa finanzia

Il Fondo finanzierà la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate, il cambiamento del processo produttivo attraverso l’implementazione di soluzioni e tecnologie atte a consentire una maggiore efficienza energetica ovvero attraverso il riciclo e il riuso di materiali produttivi, di materie prime e riciclate, nonché l’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

I progetti devono avere un importo compreso fra 3 e 20 milioni di euro.

L’agevolazione

Il Fondo prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto con intensità variabile in base al regolamento di aiuti applicato e alla modalità di calcolo dei costi (supplementari o intero costo), si va dal 15% al 60% delle spese.

Come si presenta la domanda

Lo sportello per l’invio delle domande a Invitalia si apre il 10 ottobre 2023 e si chiude il 12 dicembre 2023.

Le proposte verranno valutate con procedura di valutazione a graduatoria sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in diversi ambiti ambientali.