Bonus Pubblicità 2021, scopri come recuperare le tue spese

Slitta a ottobre lo sportello per la prenotazione del Bonus Pubblicità per il 2021.
Con l’approvazione del Decreto Sostegni bis sono state recentemente introdotte importanti modifiche. Il provvedimento uniforma la disciplina per gli investimenti su radio e Tv, alle condizioni già previste per i giornali.

Novità giugno 2021

Per il biennio 2021 e 2022 sarà infatti riconosciuto un credito di imposta nella misura unica del 50% per tutte le campagne pubblicitarie realizzate. Possono pertanto accedere all’incentivo anche le imprese che non hanno fatto pubblicità in passato, in quanto decade il limite del valore incrementale previsto per il settore dei media radiotelevisivi.

Vengono inoltre ammessi gli investimenti su radio e TV nazionali non partecipate dallo Stato (stesse regole del 2020).

Beneficiari

Imprese di qualunque dimensione, lavoratori autonomi, enti non commerciali.

Attività finanziabili

Finanzia gli investimenti in campagne pubblicitarie sostenuti nel 2021:

sulla stampa, quotidiana e periodica – anche on line!
sulle TV e radio locali e nazionali, analogiche o digitali non partecipate  dallo  Stato.

Gli investimenti devono essere effettuati su giornali editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione, e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile.
Le spese per l’acquisto di pubblicità sono ammissibili al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso

Quale vantaggio

Puoi avere un credito d’imposta fino al 50% delle spese ammesse.

Adempimenti

Per usufruire dell’agevolazione sarà necessario effettuare l’invio della prenotazione tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso dal 1° al 31 ottobre 2021, successivamente dovrà essere inviata una dichiarazione sugli investimenti effettuati.

Le domande già inviate nella precedente scadenza di marzo restano valide e verranno valutate secondo le nuove regole. E’ comunque possibile effettuare una nuova richiesta.

Il credito d’imposta liquidato potrà essere inferiore a quello richiesto nel caso in cui l’ammontare complessivo dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate. In tal caso, si provvede ad una ripartizione percentuale delle risorse tra tutti i richiedenti aventi diritto.