Il Credito di Imposta Ricerca e Innovazione, novità 2021

Il Credito di Imposta Ricerca e Innovazione rientra nel pacchetto degli incentivi fiscali del Piano Transizione 4.0 recentemente prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 2022 .

Lo strumento è stato rafforzato a beneficio degli imprenditori che investono in ricerca e innovazione nonostante il difficile periodo di emergenza sanitaria,  è infatti previsto l’innalzamento delle aliquote e l’aumento dei massimali di aiuto.

Beneficiari

Il credito di imposta si applica a tutte le imprese, dalle piccole alle grandi, sull’intero territorio nazionale, senza distinzione di settore e indipendentemente dalla forma giuridica.

Agevolazione e aliquote del Credito di imposta

Gli imprenditori possono accedere a un credito di imposta pari al:

  • 20% per la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo con tetto massimo a 4 milioni di euro,
  • 15% per progetti di innovazione 4.0 o green con tetto massimo a 2 milioni di euro,
  • 10% per progetti di innovazione e/o attività di design e innovazione estetica per la concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari con tetto massimo a 2 milioni di euro.

Il credito di imposta sarà utilizzabile in compensazione in 3 quote annuali di pari importo.

Gli adempimenti

La Legge di Bilancio 2021 modifica gli adempimenti richiesti per il Credito di Imposta Ricerca: le imprese dovranno redigere e conservare una relazione tecnica, non più in forma semplice ma asseverata, che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti o ai sottoprogetti in corso di realizzazione.

Viene inoltre richiesta una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico, che tuttavia non pregiudica l’accesso all’incentivo ma ha fini statistici.