Credito Imposta Ricerca. Le istruzioni per il riversamento
L’Agenzia delle entrate ha approvato il modello per la procedura di riversamento spontaneo dei crediti d’imposta per attività di ricerca e sviluppo indebitamente utilizzati dalle imprese.
Il provvedimento disciplina le modalità e i termini per l’accesso alla procedura che consente di regolarizzare gli indebiti utilizzi in compensazione del credito di imposta ricerca e sviluppo maturato nei periodi di imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Le imprese devono trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni: aver realmente svolto, sostenendo le relative spese, attività in tutto o in parte non qualificabili come attività di ricerca o sviluppo ammissibili nell’accezione rilevante ai fini del credito d’imposta; aver applicato il la norma in maniera non conforme a quanto dettato dalla diposizione d’interpretazione autentica; aver commesso errori nella quantificazione o nell’individuazione delle spese ammissibili in violazione dei principi di pertinenza e congruità; aver commesso errori nella determinazione della media storica di riferimento.
La regolarizzazione non si applica nei casi di condotte fraudolente e non può essere impiegata per il riversamento dei crediti il cui utilizzo in compensazione sia già stato accertato con un atto di recupero crediti, ovvero con altri provvedimenti impositivi, divenuti definitivi alla data di entrata in vigore del decreto Fiscale.
Il modello deve essere presentato all’Agenzia delle Entrate in via telematica entro il prossimo 30 settembre 2022.
La procedura si perfeziona con il versamento integrale dell’importo del credito indebitamente utilizzato, da eseguire entro il 16 dicembre 2022, oppure in tre rate annuali di pari importo entro il 16 dicembre 2022, 16 dicembre 2023 e 16 dicembre 2024.
>> Scarica il Modello per il riversamento del Credito Imposta Ricerca