Contratti di sviluppo: per il 2022 in arrivo 2,2 miliardi
Sale a 2,2 miliardi di euro la dotazione finanziaria disponibile per i Contratti di Sviluppo, lo strumento di Invitalia dedicato a sostenere progetti di investimento di grande dimensione su tutto il territorio nazionale e con un impatto positivo sull’occupazione.
Ai 450 milioni di euro stanziati nella legge di bilancio 2022 si aggiungono ora le risorse previste dal PNRR. Sono disponibili 750 milioni di euro per progetti d’investimento legati alla digitalizzazione, innovazione e competitività delle filiere del made in Italy e 1 miliardo di euro per rafforzare gli investimenti, anche in ricerca e innovazione, sulle principali filiere della transizione ecologica, favorendo anche i processi di riconversione industriale con la costruzione di Gigafactory per realizzare batterie e pannelli fotovoltaici e per l’eolico.
L’obiettivo è di realizzare almeno 40 nuovi progetti d’investimento su tutto il territorio nazionale nei settori: automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimico-farmaceutico, turismo, design, moda e arredo, agroindustria e tutela ambientale
Le novità 2022
Sono inoltre entrate in vigore ulteriori modifiche alla normativa dei Contratti di sviluppo che comporteranno, una semplificazione dell’iter amministrativo e una revisione dei criteri di attivazione della procedura “fast track”.
I numeri dei Contratti di Sviluppo
Nel 2021 Invitalia ha concesso oltre 316 milioni di euro per 24 contratti di sviluppo attivando investimenti complessivi per 1,14 miliardi di euro: si tratta di interventi di ampliamento e di evoluzione tecnologica, spesso in linea con i criteri di Industria 4.0, e di attività di ricerca e sviluppo.
Complessivamente in nove anni sono stati finanziati 200 progetti complessivamente con il contratto di sviluppo, per un ammontare di 3,1 miliardi di agevolazioni a fronte di 7,2 miliardi di euro di investimenti.