Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo
Il Piano Industria 4.0 ha reso più vantaggioso l’utilizzo del credito di imposta ricerca con l’obiettivo di incrementare gli investimenti delle imprese in innovazione e risollevare l’economia nazionale.
Da quest’anno infatti sale dal 25% al 50% l’aliquota di agevolazione per tutte le tipologie di spesa, estendendo la possibilità di finanziare non solo i costi relativi al personale altamente qualificato (laureato o con dottorato) ma anche al personale tecnico impiegato nell’attività di ricerca.
Beneficiari
Il beneficio spetta a tutte le imprese, senza distinzioni rispetto al settore, alla forma giuridica o alla dimensione aziendale, compresi i consorzi e le reti di impresa.
Cosa finanzia
L’incentivo consente di finanziare gli investimenti in ricerca e sviluppo, ad esclusione delle modifiche di routine apportate ai prodotti o alla linea di produzione.
Spese ammissibili
Rientrano fra le spese ammissibili al credito di imposta ricerca:
- il personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo (non solo quello laureato);
- le quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di beni materiali;
- i contratti di ricerca (con università, centri di ricerca, altre aziende);
- le competenze tecniche e i brevetti.
L’agevolazione
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 50 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nel triennio 2012-2014.
Il credito d’imposta è riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 20 milioni per ciascun beneficiario, a condizione che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a euro 30 mila
Il credito di imposta per la ricerca è inoltre cumulabile con altri incentivi fiscali, in particolare con le misure del Piano Industria 4.0 a sostegno di nuovi investimenti in macchinari (Superammortamento e Iperammortamento).
Come si usufruisce del credito di imposta ricerca
L’incentivo ha carattere automatico ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione sui pagamenti effettuati tramite modello F24.